Breath test- intolleranza al lattosio PDF Stampa E-mail

 

 

Il breath test all’idrogeno dopo somministrazione per via orale di lattosio è un esame semplice, affidabile e non invasivo, utile per la diagnosi di intolleranza al lattosio: per questo è oggi considerato il gold standard.

Il lattosio, zucchero caratteristico del latte e dei latticini, è un disaccaride composto dall’unione dei due monosaccaridi: glucosio e galattosio. Affinché il lattosio possa essere assorbito dai villi intestinali, tale legame dev’essere necessariamente scisso, liberando i due monosaccaridi che vengono poi assorbiti a livello digiuno-ileale (tratti intermedi e finali dell’intestino tenue). Artefice di tale evento è l’enzima lattasi, predisposto appunto alla digestione del lattosio. Purtroppo, una buona fetta della popolazione italiana (30-40% circa) presenta quantità molto basse di lattasi nel proprio intestino; di conseguenza il lattosio non viene digerito e prosegue il proprio transito intestinale senza essere assorbito. Giunto nel colon, la flora microbica locale lo fermenta con produzione di gas (idrogeno, metano, ed anidride carbonica), dando origine ai tipici fenomeni dell’intolleranza al lattosio (meteorismo, flatulenza, nausea e dolori crampiformi). Parte di questi gas viene riassorbita dalla mucosa del colon, quindi trasportata dal sangue venoso sino agli alveoli polmonari ed eliminata con la respirazione; ecco quindi che rilevando la quantità di idrogeno nell’aria espirata dal paziente è possibile diagnosticare l’intolleranza al glucosio.

Preparazione al Breath Test

Il breath test perde valore diagnostico nei soggetti sani intolleranti al lattosio ma con una flora intestinale scarsa, compromessa dall’uso di antibiotici o dall’abuso di lassativi e clisteri; questi soggetti possono infatti risultare falsamente negativi al test (quindi apparire sani nonostante siano effettivamente intolleranti al lattosio). Per questo, in chiave di una ottimale preparazione al breath test, è importante:

  • Nei 30 giorno precedenti l’esame evitare l’uso di lassativi e antibiotici.
  • Nei 15 giorni precedenti l’esame evitare l’uso di probiotici (fermenti lattici e anche yogurt).
  • Astenersi dall’utilizzo di farmaci non essenziali nelle dodici ore precedenti l’esame.
  • Il giorno dell’esame il paziente può continuare ad assumere farmaci “salvavita” come quelli per la pressione e per il cuore, evitando invece l’Eutirox.

 

Il paziente il giorno prima dell’esame deve alimentarsi esclusivamente con:

COLAZIONE: libera.

PRANZO: un piatto di riso bollito condito con poco olio entro le ore 14:30, successivamente astenersi da pasti intermedi;.

CENA: una bistecca oppure pesce lesso oppure un hamburger di soia con insalata.

  • Dalle ore 21.00 del giorno precedente l’esame il paziente DEVE osservare un digiuno completo e non fumare (può bere liberamente acqua non gassata).

  • La mattina dell’esame lavare accuratamente i denti come al solito con spazzolino e dentifricio e successivamente eseguire pulizia del cavo orale con collutorio.

 

Presentarsi a DIGIUNO e senza aver fumato e/o svolto attività fisica.

E’ bene rimandare l’esecuzione del breath test al lattosio in presenza di diarrea importante e di patologie intestinali acute, come salmonellosi e gastro-enteriti vitali; analogo discorso in caso di recente sottoposizione (meno di 30 giorni) a procedure diagnostiche come la colonscopia o il clisma opaco.

Falsi positivi sono meno frequenti e legati alla presenza di una sovracrescita batterica nel tenue.

Se condotto nel pieno rispetto di queste regole, il breath test permette di diagnosticare con certezza l’intolleranza al lattosio, indirizzando il clinico ed il paziente verso scelte alimentari corrette.

 
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